Il Centro di Ascolto (CdA) è il luogo dove la comunità (parrocchia, zona pastorale, Diocesi,.ASL .Associazioni..) incontra quotidianamente le persone che vivono uno stato di disagio. È una “porta aperta al territorio” che si caratterizza principalmente nelle seguenti funzioni:
- Accoglienza. Accogliere incondizionatamente la persona nella sua integrità senza distinzione di razza, di sesso, di religione. Accoglienza come valore che ha profonde radici evangeliche.
- Ascolto. Sono migliaia di operatori – in gran parte volontari – che, a nome della comunità, si impegnano ad ascoltare e “leggere” con attenzione i racconti di sofferenza. Un servizio non necessariamente professionale, ma che nasce da un mandato della comunità cristiana.
- Prima risposta. Cibo, lavoro, casa, diritti negati sono richieste che necessitano di una prima risposta, a volte immediata. Possibilmente attraverso il coinvolgimento della comunità parrocchiale.
- Orientamento. La complessità della società attuale si riflette nelle storie di disagio sociale che si presentano nei centri: volti di sofferenza segnati spesso da un insieme complesso di problemi. Che vanno analizzati con cura per orientare le persone verso le soluzioni più indicate, a partire dalle risorse presenti sul territorio (Centri di accoglienza, patronati, servizi sociali).
- Promozione di reti solidali. La comunità è una risorsa fondamentale spesso trascurata nei percorsi di soluzione al disagio. Il territorio diventa luogo di promozione di reti di solidarietà che accompagnano le persone alla ricerca di risposte. I CdA si rapportano costantemente con i servizi sociali del territorio in termini di sussidiarietà, cercando di evitare di porsi con uno stile di supplenza.
- Lettura. Tradizionalmente i CdA vengono definiti “antenne della povertà” sul territorio. Attraverso indicatori comuni a livello nazionale i CdA, spesso in collaborazione con gli Osservatori delle Povertà e delle Risorse, trasformano gli incontri quotidiani in veri e propri percorsi di osservazione del disagio sociale.
Oggi ci sono in Italia circa 3.000 Centri di Ascolto presenti in tutto il territorio nazionale.
Cda dedicati all’immigrazione, ai senza dimora, alla famiglia, alle dipendenze, sono solo alcuni esempi di “specializzazione” dovuta ai bisogni del territorio in cui si sono sviluppati.