Il Rapporto 2002 dell’European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addicition (EMCDDA), l’organismo comunitario che si occupa di armonizzare la raccolta dei dati su droghe, consumi e dipendenze e che si propone di orientare UE e governi nazionali, mette in evidenza la complessità legata all’individuazione delle tendenze nel consumo di sostanze. Le culture, i rituali e il mercato infatti cambiano assai più rapidamente dei sistemi di rilevazione e dell’epidemiologia.
Consumo di stupefacenti
Secondo l’ultimo Rapporto, il consumo di sostanze illecite in Europa si concentra tra i giovani adulti, in particolare tra la popolazione maschile delle aree urbane, per quanto pare si stia estendendo alle città più piccole e alle aree rurali.
Il consumo recente di cannabis (ultimi 12 mesi) è stato segnalato, nella maggior parte dei Paesi, dal 5-15% dei giovani adulti. Il consumo recente di amfetamine è stato segnalato in percentuali variabili tra lo 0,5% ed il 6%, il consumo di cocaina tra lo 0,5% ed il 3,5%, il consumo di ecstasy tra lo 0,5% ed il 5%.
L’esperienza una tantum di cannabis è segnalata in percentuali variabili tra il 10% e il 30% degli adulti europei, mentre la percentuale di chi ha sperimentato anfetamine, cocaina ed ecstasy varia dall’1 al 5%.
Negli anni Novanta il consumo di cannabis è aumentato in misura considerevole nella maggior parte dei paesi dell’UE, particolarmente tra i giovani, per quanto pare che in alcuni Paesi, in questi ultimi anni, il suo consumo si stia stabilizzando. Anche se l’andamento è meno chiaro, sembra che in questi ultimi anni sia aumentato il consumo di cocaina.
Consumo problematico di stupefacenti
In linea generale, i livelli del consumo problematico di stupefacenti sembrano stabili, anche se alcuni Paesi segnalano variazioni delle stime che, prese nel loro insieme, suggeriscono un aumento del consumo problematico a partire dal 1996.
Possibili aumenti a livello nazionale sono segnalati da Belgio e Norvegia (i dati disponibili riguardano soltanto chi fa uso di stupefacenti per via parenterale), da Germania, Italia, Lussemburgo, Svezia e Regno Unito. In questi Paesi tutte le stime riguardanti il consumo problematico di stupefacenti evidenziano un dato che va da due a nove casi ogni 1000 abitanti di età compresa tra i 15 ed i 64 anni.
In genere, invece, le stime riguardanti il consumo di stupefacenti per via parenterale vanno da due a cinque casi ogni 1000 abitanti di età compresa tra i 15 ed i 64 anni.