Presentato oggi a Roma il progetto di Anteas Nazionale e della Fitus “ANTENNE SOCIALI”
Presentato oggi a Roma, all’Auditorium del lavoro di via Rieti, dalla presidente di Anteas Nazionale Sofia Rosso e dal presidente della Fitus Benito Perli il progetto ‘antenne sociali’. Partito ufficialmente a giugno coinvolgendo 19 realtà regionali, il progetto evidenzia il ruolo fondamentale degli “antennisti”, ovvero i volontari.
I volontari diventano infatti delle antenne che registrano una fragilità, dei bisogni. Si tratta di un “ascolto attivo”, come hanno messo in evidenza i progettisti, Silvia Brena e Marco Zanchi.
Connettere, mappare, individuare, immaginare, agire. Queste le parole chiave alla base del progetto. Lavorare insieme a chi c’è in maniera trasversale. I punti di sfregamento sono i punti di nuova connessione, nei quartieri e non solo. Ad esempio le badanti condivise, a disposizione di più utenti nella stessa zona.
Erano presenti tra gli altri i vicepresidenti di Anteas Nazionale Amerigo Lissandron e Raffaele Caprio, il direttore di Anteas Massimiliano Colombi, i segretari della Fnp Maurizio Rimoldi e Patrizia Volponi, Alessandro Geria della Cisl e numerosi componenti delle Fnp regionali e delle Usr.
Hanno partecipato alla tavola rotonda Annunziata Bartolomei vicepresidente dell’ordine degli assistenti sociali e Francesco Marsico della Caritas Diocesana nazionale.
“Noi non rappresentiamo la parte florida del paese, ha detto tra l’altro il segretario della Fnp Gigi Bonfanti, intervenuto nella tavola rotonda, bensì la parte fragile. Anteas deve interpretare anche il disagio giovanile. Dare voce e rappresentare gli invisibili”.
Come ha detto il segretario confederale Cisl Maurizio Bernava nella conclusione, bisogna dare risposte al tema epocale della solitudine. Da questo punto di vista il progetto di Anteas centra l’obiettivo ed ha una grande responsabilità sociale.
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