Insegnanti di sostegno

L’insegnante di sostegno è una tipologia di insegnante introdotto nella scuola dell’obbligo italiana ai sensi della legge 4 agosto 1977, n. 517.

QUADRO NORMATIVO
È un docente specializzato nella didattica speciale per l’integrazione di alunni diversamente abili (comunque certificati “in situazione di handicap” nei modi e nei termini previsti dalla legge 5 febbraio 1992, n. 104). Gli insegnanti di sostegno sono di norma presenti nelle scuole dell’ordinamento scolastico italiano, nelle classi ove sia presente uno o più alunni “certificati”.

FUNZIONI E COMPETENZE
Essi assumono la contitolarità della classe e pertanto firmano i documenti di valutazione di tutti gli alunni. Predispongono il Piano Educativo Individualizzato per ciascun alunno diversamente abile presente nella classe in sintonia con gli Operatori Socio Sanitari, la famiglia, i docenti contitolari. In esso si definiscono i criteri di verifica e valutazione. Può succedere che, a seguito di carenza di insegnanti di sostegno specializzati, il posto venga ricoperto da insegnanti senza l’esperienza e la formazione necessaria.
L’insegnante di sostegno è assegnato alla classe e non all’alunno come erroneamente si pensa. La risorsa è finalizzata ad attuare interventi di integrazione attraverso strategie didattico metodologiche specifiche, con altri insegnanti curricolari, poiché insieme hanno la responsabilità della realizzazione del processo di integrazione scolastica. “Com’è noto, la funzione del docente di sostegno rappresenta la fondamentale risorsa attraverso cui l’integrazione scolastica si concretizza. All’inserimento degli alunni diversamente abili nelle classi corrisponde la pari dignità professionale tra i docenti all’interno degli organi collegiali della scuola a cui si aggiunge, per la categoria dei professori (di sostegno), il riconoscimento di una responsabilità tecnica, piuttosto articolata rispetto alla gestione delle classi in cui operano in qualità di specialisti. È appena il caso di sottolineare che il docente specializzato deve essere, anche e soprattutto un mediatore pedagogico, deve avere conoscenza e consapevolezza del principio ermeneutico e possedere abilità comunicative” (Giovanni Bocchieri, capo segreteria tecnica del Ministro Gelmini, 2010).

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