Mercato e traffico

Il traffico è il punto cruciale dell’industria delle droghe illecite. Nel passaggio dalla produzione al consumo si concentra la maggior parte del profitto che questa attività è in grado di creare.
Il mercato proibito delle sostanze è un mercato mondiale di grandi dimensioni, sia quanto a numero di Paesi coinvolti, sia quanto a fatturato globale.
Secondo le notizie raccolte dall’Osservatorio europeo sulle droghe (EMCDDA), dopo anni in cui i canali di scambio privilegiati passavano dalla Turchia e dal Messico si è assistito negli anni ’90 a un cambiamento delle rotte della droga che vede in primo piano i Paesi dell’Est europeo e quelli africani oltre che i tradizionali produttori-commercializzatori asiatici e americani.
Alcuni esperti sottolineano come le droghe cosiddette pesanti, cocaina ed eroina, sono nella storia dell’economia umana le merci che hanno garantito i più alti margini di profitto. Basta pensare che per un dollaro investito in produzione di coca se ne producono mille di guadagno con la vendita di cocaina: il margine di profitto è dunque del 999 per 100. Questo fa sì che siano l’oggetto privilegiato dell’economia criminale, ma non solo di questa, anche dell’economia di guerra e condizionano pesantemente le economie dei Paesi coinvolti nella produzione e nel traffico (al punto che in geopolitica si è coniato il termine di “nascostati”).
Le stime degli ultimi anni relative ai proventi del traffico di droghe naturali e sintetiche oscillano tra i 300 e gli 800 miliardi di dollari l’anno, mentre il Gruppo d’azione finanziaria internazionale (GAFI) fa una valutazione più contenuta nell’ordine dei 122 miliardi di dollari.

FONTE RIFERIMENTO :
RELAZIONE 2017 DELL’EMCDDA – OSSERVATORIO EUROPEO DELLE DROGHE E DELLE TOSSICO DIPENDENZE

http://www.emcdda.europa.eu/system/files/publications/2374/EU%20Drug%20Markets_Strategic%20Overview%20IT_Web.pdf

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