Patologie neurologiche

La neurologia è la branca specialistica della medicina che studia le patologie del sistema nervoso centrale(cervello, cervelletto, tronco encefalico e midollo spinale); del sistema periferico somatico (radici e gangli spinali, plessi e tronchi nervosi) e del sistema nervoso periferico autonomo (gangli simpatici e parasimpatici, plessi extraviscerali e intraviscerali).

Classificazione delle patologie neurologiche
Come per altre patologie mediche, le patologie neurologiche vengono classificate in base al meccanismo patogenetico.
Vanno quindi distinte:
Malattie cerebrovascolari;
• Malattie infettive e infiammatorie;
• Malattie neoplastiche;
• Malattie degenerative;
• Malattie traumatiche.

Malattie cerebrovascolari
Le malattie cerebrovascolari sono la terza causa di morte e la prima di disabilità nell’adulto.
Il quadro clinico è caratterizzato da un’insorgenza repentina – nel giro di pochi minuti – di segni o sintomi dovuti a danno focale, cioè limitato a un’area ben circoscritta del cervello.
La morte per causa neurologica avviene, nella maggior parte dei casi, in conseguenza di un disturbo cerebrovascolare, di natura repentina, che può provocare immediatamente una serie di complicanze come paralisi o afasia.
Questa patologia si indica anche con i termini di “ictus” o di “stroke” (“colpo”).
Esistono due tipi di meccanismi vascolari a provocare lo stroke, e di conseguenza, due tipi di ictus, sebbene mantengano alcune caratteristiche patogenetiche comuni: lo stroke può essere ischemico o emorragico.
Entrambi i tipi di disturbo aumentano la loro probabilità di insorgenza con l’avanzare dell’età e sono molto frequenti nelle diagnosi neuropsicologiche.
Vi sono inoltre dei fattori di rischio che rendono più probabile l’insorgenza dello “stroke”: ipercolesterolemia, vita sedentaria, obesità, fumo, alcol, ipertensione arteriosa.
L’intervento clinico, in questi casi, al fine di ripristinare le funzioni psichiche è possibile solo quando il disturbo vascolare cerebrale si è già stabilizzato, dopo circa venti giorni dopo il “colpo”, e l’intervento consiste per lo più in un programma riabilitativo.
Un sintomo tipico, in seguito a “stroke” è l’afasia, che tuttavia deve essere localizzata in una sede del cervello.
Le lesioni si notano bene con la tomografia computerizzata (TC), ma solo dopo qualche giorno, e invece molto male con la risonanza magnetica: per l’appunto, tutte le malattie cerebrovascolari si possono vedere solo dopo qualche giorno il “colpo” e non subito.
Invece le malformazioni arteriovascolari possono essere evidenziate con arteriografia o angiografia (arteriografia in risonanza magnetica).
Le arterie vertebrali confluiscono nell’arteria cerebrale, che si divide in anteriore, media e posteriore.
Le ischemie e le emorragie possono riguardare ciascuno dei due rami: nelle ischemie un’occlusione impedisce il passaggio del sangue a tutta l’arteria (ad esempio, l’arteria cerebrale media).
Studi epidemiologici mostrano come le malattie cerebrovascolari sono quelle a frequenza maggiore fra le malattie neurologiche.
L’esame neurologico, che rileva i disturbi, viene poi approfondito con l’esame neuropsicologico, allorché i sintomi si sono stabilizzati. L’esame neuropsicologico consiste in una zoomata ancor più specifica dell’esame neurologico, e poiché i sintomi cambiano continuamente, è prassi ripetere l’esame nuovamente dopo circa venti giorni, attendendo la stabilizzazione dei sintomi.

Malattie degenerative
Le malattie degenerative sono malattie neurologiche contraddistinte da progressiva perdita delle funzioni motorie o di quelle cognitive, e tutte caratterizzate dall’evoluzione ingravescente nel tempo della malattia.
Non sono del tutto noti i meccanismi patogenetici primari, e non esiste un’eziologia omogenea.
L’esordio della malattia è insidioso e gradualmente ingravescente, determinato da riduzione progressiva del numero dei neuroni.
Il quadro clinico include:
• sintomi sensitivo-motori (malattie da disturbo motori)
• sintomi mentali (malattie da demenze progressive).
Per alcune forme si riconosce una familiarità o una trasmissione genetica.
Da questa prima suddivisione è possibile fornire una prima classificazione delle malattie degenerative.
Infatti esistono patologie degenerative dove i sintomi mentali prevalgono su quelli motori (demenze progressive), altre dove i sintomi motori prevalgono su quelli cognitivi (parkinsonismi o malattie da disturbi motori): tuttavia sarà utile tenere presente che i suddetti quadri, in molte tipologie di malattie, tendono a sovrapporsi.

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