Turismo sociale

Nella società contemporanea il turismo è un settore economico in costante espansione, in particolar modo il turismo sociale è una risorsa vincente per ogni tipo di Paese, sia esso sottosviluppato, in via di sviluppo o sviluppato.
Tuttavia indipendentemente dal ruolo di primo piano che il turismo può assumere nell’economia mondiale, esso resta e resterà sempre un fatto eminentemente culturale, come occasione d’incontro e di scambio fra popoli e tradizioni, fra modi di vivere e visioni del mondo; una possibilità concreta di sperimentare le tensioni e le convergenze fra il locale e il globale, il particolare e l’universale.
Oggi più che di turismo si parla di turismi, il che implica la necessità di un approccio multidisciplinare, per questo il turismo è considerato un settore trasversale che va ha indagare altri settori dell’economia quali la statistica, la geografia, la semiotica, la sociologia, ecc. così il turismo si rivela uno “specchio” della società contemporanea, e vista la complessità dello stesso, chiunque vi opera deve essere opportunamente consapevole che esistono vari tipi di turismo, come quello di cui andremo a parlare ora: il turismo sociale.

Il termine turismo sociale ha fatto la sua prima comparsa nel XX secolo, tra la fine degli anni ’40 e l’inizio degli anni ’50. Tale termine indicava le attività turistiche promosse da organizzazioni che operavano senza fini di lucro a favore dei ceti popolari.

Nel 1996 la “Dichiarazione di Montreal” definisce il Turismo Sociale:
Creatore di società: perché si qualifica come fattore di coesione sociale che, volendo garantire a tutti l’accesso alla vacanza, lotta contro le disuguaglianze e contro l’esclusione di chi appartiene a una cultura diversa, dispone di minori mezzi finanziari, ha capacità fisiche ridotte o vive in un area in via di sviluppo.
Fattore di crescita economica: perché può garantire un costante flusso di persone (turismo giovanile, familiare, della terza età, delle persone a mobilità ridotta) e di investimenti, assicurando, così, lo sviluppo sociale ed economico delle regioni e delle comunità locali.
Attore dell’assetto territoriale e dello sviluppo locale: perché promuove un miglioramento presente e futuro dell’ambiente di vita, in considerazione della peculiare attenzione rivolta alla conservazione e alla tutela del territorio e dell’identità delle popolazioni locali. Le mete turistiche, favorendo l’incontro del viaggiatore con la cultura e la storia dei luoghi di destinazione, vengono protette da un modello consumistico, del tipo usa e getta, e vengono ridotti al minimo gli aspetti negativi degli impatti sociali, culturali e ambientali prodotti dai flussi turistici.
Partner nei programmi di sviluppo mondiale: perché guarda alla solidarietà internazionale, richiedendo nuove e più ampie forme di cooperazione e di integrazione (gemellaggi, protocolli d’intesa, ecc.). Nella conferenza di Stoccolma, i programmi delle Nazioni Unite e la Conferenza di Rio hanno ipotizzato correttivi finalizzati a ridurre le disuguaglianze tra paesi sviluppati e quelli in via di sviluppo.

In un’accezione più recente di turismo sociale, esso è visto come un servizio sociale, inteso come momento d’incontro, di relazione e di scambio di esperienze reciproche e di culture tra persone di città e regioni diverse; inoltre nella pratica turistica il turismo sociale è inteso come momento di affermazione e recupero della propria personalità, in tempi e spazi diversi.
In conclusione una definizione esaustiva di turismo sociale deve fondarsi su tre componenti di base:
• Le persone che lo praticano per vari motivi, quali economici, fisici, culturali, politici, religiosi, ecc. non vedono garantito il diritto “inalienabile” alle vacanze.
• Le persone che si occupano dell’organizzazione del turismo sociale non devono avere fini di lucro, o che almeno devono porsi come traguardo esplicito quello dell’accessibilità economica alla pratica turistica del maggior numero di persone.
• Il turismo sociale deve avere un contenuto (educativo, esperienziale, relazionale, solidale e sociale) fortemente caratterizzante.

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